Le parole di Marco Giampaolo prima di Torino-Lazio, 6^ giornata della Serie A 2020/21: ecco la conferenza stampa della vigilia
L’allenatore del Torino, Marco Giampaolo, ha presentato in conferenza stampa la sfida di campionato contro la Lazio. “Viviamo nell’incertezza, ma non fa piĂą notizia. Io non posso pensare a cosa accadrĂ domani, devo tirar fuori il meglio e programmare il lavoro giorno per giorno. Cairo? Al presidente facciamo gli auguri. Siamo stati a contatto con lui nell’ultima partita, pur rispettando il distanziamento. Fa parte dell’imprevedibilitĂ , gli auguriamo una pronta guarigione”. Sulla partita: “Di partite semplici non ce ne sono. Mi aspetto di mettere un mattone, non dieci, ma uno bisogna metterlo. Garantirci una risalita costante, anche se a piccoli passi. La squadra ha bisogno di riprendere fiducia, autostima, uno step alla volta”.
Giampaolo su Milinkovic-Savic e le partite del Torino
Su Milinkovic-Savic: “Il nostro portiere titolare è Sirigu, poi ho fiducia in tutti i portieri che ho a disposizione. Sono tranquillo, ho quattro portieri che si allenano bene. Vanja ha delle caratteristiche specifiche, Sirigu ne ha altre e così via. Il campionato è lungo, non sappiamo mai ciò che succederĂ : dobbiamo avere sempre il termometro di ogni giocatore”.
“Noi adesso abbiamo bisogno di ogni cosa per riconsolidare gli aspetti mentali. Il calcio è soprattutto condizione mentale: è in grado di indirizzare positivamente o negativamente gli aspetti tecnici e tattici. Noi abbiamo bisogno anche della vittoria in Coppa Italia, tutto quello che può concorrere a questo per noi è determinante”.
Giampaolo si concentra poi sulla settimana che vedrĂ il Torino impegnato contro Lazio, Genoa e Crotone: “E’ un passaggio importante, abbiamo tre partite fondamentali per il nostro presente e futuro”. Sulla difesa a cinque: “No, il Toro non ha giocato il miglior quarto d’ora con quel sistema. Ho dovuto mettere un uomo in piĂą dietro, con i cinque inevitabilmente abbiamo difeso basso e abbiamo subito due gol, pur facendone due. A me piace correre in avanti e difendere il piĂą lontano possibile dalla porta”.
Su Verdi, Lukic e Meité
Su Verdi: “Lo vedo in uno dei tre ruoli offensivi. Senza Zaza e Millico deve adattarsi lì, con le sue caratteristiche. Ogni calciatore è predominante su qualcosa, lui in questo momento è stato bravo a fare un tipo di gara a Reggio Emilia”. E Lukic: “E’ un giocatore che mi piace molto, è universale. Può giocar trequarti così come mezzala. Da trequartista ci dĂ profonditĂ ed equilibrio. Da mezzala può darci piĂą qualitĂ ma poi bisogna vedere chi fa il trequartista…”.
Su MeitĂ© davanti alla difesa: “Ha tantissime qualitĂ , fisiche e tecniche. Ma è un calciatore che ancora deve definirsi, capendo qual è la sua strada. Non ci si inventa da play, devi avere la capacitĂ di mantenere gli equilibri. E’ un ruolo piĂą tattico. Bisognerebbe lavorare specificamente per capire come lui lo interpreterebbe, se da mezzala offensiva o con la testa del play. La specificitĂ nel ruolo è importante”.
Sui cambiamenti in difesa, ecco la posizione di Giampaolo: “Sono tutti giocatori affidabili e tutti sullo stesso piano. Sceglierò di partita in partita in base al tipo di partita che vogliam fare”.
“La squadra deve migliorare sotto tanti aspetti. Il calcio che ho adesso in testa è un discorso che non ci porta da nessuna parte. Io devo capire qual è la necessitĂ in questo momento della squadra. Ai pizzi e ai merletti ci penseremo. Dobbiamo capire quali sono le cose che possono fare esprimere al meglio i nostri calciatori. La squadra lavora bene, è migliorata sul piano del palleggio, nel cercare di fare tre passaggi in croce. Deve migliorare nel farne di piĂą, nel correre in avanti, nel non subire i contropiedi. Alla squadra non manca l’applicazione nel migliorare”.
Sul tipo di corse su cui la squadra deve migliorare: “A me piace che si corra in avanti. Poi ci sono i momenti in cui devi farlo all’indietro. Ma questo è un pensiero collettivo: o si corre in sei in avanti o in sei all’indietro. Singo? Per me non cambia niente tra 1′ e subentro. E’ un calciatore di grandi qualitĂ , penso che in futuro potrĂ avere un grande patrimonio tecnico”. Ancora su Singo: “Non sto pensando di adattare lui o Vojvoda a sinistra. Tranne nel caso in cui dovessi avere i tre mancini parcheggiati per infortunio o per covid. Nel contesto della specificitĂ dei ruoli non ci penso nemmeno a mettere uno dei due a sinistra”. Sul calcio come musica: “Significa recitare lo stesso spartito, avere un pensiero univoco. Musica è tempo, chi è stonato non ha tempo. E’ la capacitĂ di scandire il tempo in modo ritmico, il tempo e lo spazio”.

Azz,nell’ultimo pensiero riguardo alla musica e al ritmo ho davvero capito perchĂ© lo chiamano maestro)Sn felice di rivedere il mio giudizio su Lukic.Lo consideravo un giocatore insipido senza idee,invece sta dimostrando personalitĂ ,gamba e buone intuizioni.Su Meite invece cambia nulla,fosse vero un suo ritorno in patria se non PSG,che so Lille,Amiens,Marsiglia,..ci… Leggi il resto »
“Autostima!” Dove gioca ?
“Il calcio che ho adesso in testa è un discorso che non ci porta da nessuna parte” e fino a qui si è giĂ capito, 1 punto su 12 sta a dimostrarlo, ma meno male che poi il maestrinho si è corretto “Io devo capire qual è la necessitĂ in… Leggi il resto »